Lesson 22 : Improvvisare un Solo con le Triadi

06. Maggio 2017 Nuove Lezioni 12

Salve bassisti!!!
Oggi utilizzeremo un esercizio basato su l’armonizzazione della scala maggiore per creare pattern da inglobare nei nostri soli di basso!

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12 commenti su “Lesson 22 : Improvvisare un Solo con le Triadi”

  • 1
    valerio il s! Rispondi

    Ho 66 anni, ho incominciato a strimpellare questo strumento 10 anni fa con degli amici.
    Abbiamo un gruppo e facciamo cover dei Nomadi.
    Complimenti per la chiarezza, ho preso lezioni qualche anno fa ma ascoltando te riesco a legare meglio quello che go imparato
    Grazie!!

  • 3
    Leonardo il s! Rispondi

    Marco!!!! Sei veramente bravo e spieghi veramente bene!!! Peccato che viviamo lontani altrimenti ti avrei contattato per venire direttamente a lezione privata!!… Sei un grande!!!!! Grazie per le lezioni che ci metti a disposizione 💪💪

    • 4
      Marco il s! Rispondi

      Grazie a te Leonardo per le belle parole 🙏

  • 5
    gianni gambino il s! Rispondi

    sei un ggrande ho 72 anni sassofonista e mi sono appassionato al basso

    • 6
      Marco il s! Rispondi

      Grazie Gianni, mi fa molto piacere ☺️ entrambi strumenti meravigliosi

  • 7
    vincenzo gnesutta il s! Rispondi

    Ciao Marco , sto facilmente ripassando con te tutto quello che avevo abbandonato 15 anni fa. . . . hai una capacita’ incredibile nello spiegare tutto quello che e’ Musica. . . . ti seguo e ti seguiro’. .
    Buona Musica a te

  • 8
    Fabio il s! Rispondi

    Salve e complimenti per come spieghi le cose attinenti alla teoria musicale e non solo. Sono arrivato sul tuo sito per caso mentre facevo una ricerca sui modi. Io sono un chitarrista, ma c’è un interrogativo più di metodo che di sostanza sui modi che mi porto dietro da tempo e spero che tu riesca a chiarirmi.
    Il mio dubbio è questo.
    Ho la necessità di riportare i tutti modi sul pentagramma e soprattutto scriverli in forma corretta. Bene.
    Per prima cosa chiedo:
    è corretto riportare sul pentagramma la scala, del modo dorico per esempio, una armatura di chiave in tonalità (Re maggiore/Si minore) per poi usare sulle note della scala i bequadri sul Fa# e Do# al fine di rispettare gli intervalli, oppure: non mettere alcuna armatura di chiave e usare i Fa# e i Do# in forma transitoria?
    Tieni presente che il mio intento è quello di trasportare la struttura tonale del modo dorico in tutte le tonalità.
    Seconda cosa:
    Quando troverò sulla scala i doppi bemolle o i doppi diesis, è corretto conservare la forma diatonica (tutte note diverse) oppure riproporre sul pentagramma il nome di una nota già usata sulla scala?
    Semplifico.
    Modo Dorico partendo dalla nota di Solb:
    Solb, Lab, Sibb, Dob, Reb, Mib, Fab, Solb
    Oppure:
    Solb, Lab, La, Si, Reb, Mib, Mi, Solb.

    Quale delle due è la forma corretta?
    Naturalmente è un problema che mi si ripropone nella scrittura di tutti i modi.
    Ti ringrazio e spero che tu possa aiutarmi e di non essere stato troppo noioso.

    Fabio

    • 9
      Marco il s! Rispondi

      Ciao Fabio. Facciamo chiarezza: un modo non è nient’altro che un punto di partenza diverso dalla tonica della tonalità. Percorri le stesse note, ma partendo da un altro grado della tonalità.
      Pertanto se devi scrivere, ad esempio, la scala di Mi dorico metterai in chiave le alterazioni della tonalità generatrice, ovvero RE maggiore.

      Altro caso invece non mettere armature di chiave e usare le alterazioni momentanee.

      Entrambe le vie sono giuste.
      Di sicuro, per praticità, io metterei le alterazioni in chiave
      Della tonalità generatrice. Semplice da capire, veloce da leggere, e identifichi subito cosa stai suonando.

      Venendo a doppie alterazioni: io preferisco rimanere in un sistema diatonico. Ogni nota il suo nome, anche con 15 bemolli,non importa.
      Però occhio! Scegli bene la tonalità generatrice!!!
      Un conto è , come da tuo esempio, voler scrivere la scala dorica partendo dal Sol bemolle, ovvero tonalità di Fa bemolle
      Maggiore (….. ) un conto è usare l’astuzia e scrivere la scala di FA diesis dorica, ovvero Mi maggiore!

      Scegli tu quale strada percorrere….. per quel che mi riguarda la risposta è fin troppo scontata! 😉

      • 10
        Fabio il s! Rispondi

        Grazie di cuore, hai chiarito tutti i miei dubbi.
        Complimenti per la competenza.
        Ti ho offerto un caffé 😉
        Ciao!

        • 11
          Marco il s! Rispondi

          Grazie,molto gentile 🖖

  • 12
    Fabio il s! Rispondi

    * errata corrige
    Senza armatura di chiave intendevo in forma transitoria Fa e Do normali, non alterati.

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